L'emisferectomia in medicina, significa demolizione chirurgica di un emisfero cerebrale: intervento eccezionalmente praticato in bambini con estese e irreversibili lesioni cerebrali strettamente unilaterali, con subentranti fenomeni epilettici. Curiosità Il primo medico a praticarla è stato il neurochirurgo Dr. Benjamin CarsonA un anno dalla sua nomina al Johns Hopkins Hospital affrontò uno degli interventi più difficili della sua vita: eseguì la sua prima emisferectomia su una bambina di nome Maranta Francisco. L’esito del caso ebbe un effetto straordinario oltre che per la sua carriera, anche sull’atteggiamento della professione medica verso un procedimento chirurgico controverso, che aveva molti effetti collaterali e un’alta mortalità associata. La bambina aveva un’encefalite di Rasmussen, un’infiammazione del tessuto cerebrale estremamente rara, che le provocava fino a cento convulsioni al giorno. Questa malattia progredisce lentamente, ma inesorabilmente fino a portare alla paralisi di un lato del corpo, a un ritardo mentale e infine alla morte. Ben rimosse la parte sinistra del cervello e dopo dieci ore di intervento la bambina si svegliò riuscendo sia a parlare che a muovere le varie parti del corpo. Da quel momento in poi non ebbe più attacchi epilettici. Fu un successo così straordinario che divenne una grande notizia per giornali e televisioni. Ben utilizzò questa pratica in molti interventi ed ebbe molto successo in quanto veniva eseguita su pazienti idonei e l’equipe di medici e infermieri lavorava straordinariamente bene insieme, ottenendo eccellenti risultati.
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