La sindrome dello Split-brain, è una sindrome neuropsicologica dovuta alla lesione delle commessure telencefaliche, in particolare del corpo calloso, sia per eventi patologici naturali (ictus, tumori cerebrali), sia per cause iatrogene (interventi chirurgici di sezione del corpo calloso). Le patologie neurologiche che danneggiano il corpo calloso raramente provocano la sindrome completa a differenza della sezione chirurgica che coinvolgendo tutto il corpo calloso danno origine ad una sintomatologia complessa dai comportamenti controintuitivi. La sindrome si presenta nei diversi canali: visivi, senso-motori, uditivi.
La sindrome è stata studiata da Roger Sperry e Michael Gazzaniga. Gli aspetti della sindrome si evidenzino in condizioni sperimentali in quanto in condizioni naturali i pazienti non sembrano avere problemi sensomotori o cognitivi, dato che il paziente è libero di muovere la testa e il corpo in modo che le informazioni provenienti da un emicampo raggiungano gli emisferi cerebrali idonei allo svolgimento della funzione (linguistica, prassica, ecc...).
Un esempio potrà esemplificare la sindrome:
In condizioni sperimentali, gli stimoli visivi possono essere presentati a un solo emisfero, immobilizzando la testa del soggetto. In condizioni normali, quando su uno schermo viene presentato uno stimolo visivo alla sinistra o alla destra di un punto di fissazione centrale, le vie visive trasportano l'informazione sensoriale alla corteccia occipitale controlaterale. In condizioni patologiche con il corpo calloso sezionato, l'informazione che arriva a un emisfero non può essere inviata controlateralmente, quindi solo quell'emisfero avrà ricevuto quell'informazione.
Se lo stimolo verrà presentato a sinistra dello schermo (campo visivo sinistro), l'informazione raggiungerà l'emisfero destro che, però, non è deputato alla funzione linguistica. L'emisfero sinistro con la resezione del c.c. non potrà ottenere l'informazione relativa allo stimolo e risponderà in modo congruente alle sue conoscenze: "non ho visto nulla". se però l'oggetto-stimolo viene presentato su un tavolo insieme ad altri stimoli distrattori i pazienti sono individuano l'oggetto puntualmente, in quanto la mano è comandata dall'emisfero destro.
Riferimenti
Cit, Anna Berti: Neuropsicologia della coscienza, 2010, Bollati Boringhieri,p: 30-32, ISBN 978-88-339-1220-I
Immagine
http://faculty.washington.edu/chudler/split.html
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