Il modello proposto da Mesulam (2002) dal nome Default Mode, offre spunti interessanti per spiegare la connotazione impulsiva che caratterizza le manifestazioni comportamentali di soggetti con lesioni cerebrali che intaccano la rete neurale che costituisce il DMN.
Il DMN comprende: aree della corteccia prefrontale mesiale in sede ventrale e dorsale, aree della corteccia parietale inferiore, corteccia temporale laterale, il cingolo posteriore e le regioni ippocampali
Secondo tale modello, in condizioni di normale funzionamento, i processi esecutivi svolgono un ruolo tampone (Buffer)tra le sollecitazioni ambientali e le risposte del soggetto. Il buffer impedirebbe l'attivazione delle risposte impulsive. Tra gli effetti delle lesioni delle aree cerebrali comprese nel network del DMN vi sarebbe la disfunzione o la perdita dell'effetto tampone (default mode) con la conseguenza che l'agire dei soggetti sarebbe guidato da meccanismi stimolo-risposta
Riferimenti
Mesulam M. The human frontal lobes: trascending the default mode through contingent Encoding. 2002,
Marcus E, Raichle A, Abraham Z. Snyder. A default mode of brain function: A brief history of an evolving idea. NeuroImage 37 (2007) 1083–1090.
R Cattellani, D Corsini. La riabilitazione delle funzioni esecutive. 2012; UNI.NOVA p:44
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